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Petrolio e gas Archives - Switzerland (IT)
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Misurazione della pressione su base piezoresistiva

Misurazione della pressione su base piezoresistiva

La misurazione della pressione su base piezoresistiva è ideale per  misurare la pressione statica e offre vantaggi anche in termini di accuratezza e miniaturizzazione. In uno speciale white paper mostriamo le modalità di funzionamento della misura della pressione piezoresistiva.

Attraverso la misurazione della pressione piezoresistiva si misura la variazione di resistenza elettrica di un materiale. La variazione di resistenza dovuta alla compressione e alla trazione avviene essenzialmente in ogni materiale, ma, a differenza dei metalli, nei materiali semiconduttori è particolarmente pronunciata. Per questo motivo la misura viene applicata in particolar modo agli estensimetri realizzati con materiali semiconduttori come il silicio. In questo caso, a differenza degli estensimetri metallici, la sensibilità è più elevata ed è possibile realizzare fattori di proporzionalità positivi e negativi. La soluzione ottenuta è dunque molto più efficace con l’utilizzo del silicio piuttosto che con i metalli. 

Scopri tutto sulla misura della pressione su base piezoresistiva in un white paper gratuito ad hoc. Scoprirai tra l’altro: 

  • le differenze tra gli estensimetri in metallo e gli estensimetri a semiconduttore
  • informazioni sulla produzione dei semiconduttori (crescita del monocristallo di silicio)
  • il comportamento termico delle proprietà dei semiconduttori
  • il meccanismo d’azione dell’effetto piezoresistivo
  • la struttura della cella di misura piezoresistiva 
La pressione sblocca il potenziale del gas naturale compresso

La pressione sblocca il potenziale del gas naturale compresso

Grazie alla sua altissima densità energetica, il gas naturale compresso (GNC) è molto adatto per essere utilizzato come carburante nel settore automobilistico. Il GNC ha un numero di ottano di circa 120  e un calore di combustione che va da 9000 a 11000 kcal/kg o da 38 a 47 MJ/kg.

Inoltre, la combustione di GNC produce molte meno emissione di CO2 rispetto, ad esempio, alla combustione della benzina. E dato che in molti mercati il GNC è un combustibile particolarmente conveniente in termini di costi, i produttori stanno mostrando un interesse sempre maggiore nello sviluppo di veicoli in grado di funzionare con questa fonte di combustibile alternativa. 

La sfida principale nell’ottimizzare un motore a combustione interna facendo in modo che funzioni a GNC è la regolazione della pressione di iniezione nella guida del carburante.

Immagine 1: esempio di un sistema a due carburanti per benzina e GNC
Fonte dell’immagine: Bosch Mobility Solutions
 

Il GNC viene immagazzinato a circa 200 bar e viene generalmente iniettato tra due e nove bar, a seconda delle esigenze del motore – bassa pressione per una guida con consumo efficiente di carburante a basse velocità e pressioni più elevate quando sono richieste una potenza e una coppia maggiori. 

L’efficacia della combustione all’interno di un cilindro del motore è fortemente influenzata dalla temperatura e dalla pressione del GNC. Un aumento della pressione a volume costante si traduce in una maggiore densità di massa del gas, con conseguente aumento del suo potere calorifico. 

Ad ogni modo, anche se la temperatura iniziale e la pressione di iniezioni possono essere variate, i veicoli a gas naturale compresso, se non accuratamente calibrati durante la fase di sviluppo, possono soffrire di perdite di potenza e scarsa guidabilità. 

Iniettare il GNC sotto pressione 

Il GNC viene generalmente fornito alla guida del carburante da un serbatoio ad alta pressione tramite un regolatore di pressione. Per una combustione efficiente del carburante, la quantità di gas naturale iniettato deve sempre essere conforme alla massa d’aria richiesta dal motore. A tal fine, la gestione elettronica del motore, utilizza di norma un flussometro per determinare la quantità d’aria esatta richiesta e, successivamente, la quantità di GNC da iniettare. 

Con l’iniezione a punto centrale (CPI – Central Point Injection), il GNC viene fornito al collettore di aspirazione da un distributore di gas naturale. Un sensore di pressione del fluido misura la pressione e la temperatura nel distributore, permettendo agli iniettori del gas naturale di fornire la quantità precisa di carburante richiesto. 

In alternativa, l’iniezione può avvenire anche senza il distributore di gas naturale, allineando ogni iniettore ad un corrispondente cilindro. Con l’iniezione a punti multipli (MPI – Multi-Point Injection), il gas viene iniettato sotto pressione in ogni tubo del collettore di aspirazione del cilindro, a monte della valvola di aspirazione. 

Dal momento che, nei veicoli che utilizzano il GNC come carburante, i cambiamenti nella pressione hanno un impatto significativo sulle prestazioni del motore, la coppia motore e le emissioni di scarico (CO, CO2, NOx e idrocarburi) devono essere registrate durante la fase di test del motore. 

Ottimizzare la pressione rail per tutte le condizioni di guida 

Per ottimizzare il sistema a gas naturale compresso è importante che durante le fasi di progettazione e di test la pressione all’interno del rail venga accuratamente misurata a diverse aperture della valvola a farfalla, incrociandola ai dati della coppia motore e delle relative emissioni dei gas di scarico. Per questo la maggior parte degli ingegneri di sviluppo richiedono trasmettitori di pressione di alta qualità. 

È importante che questi sensori forniscano letture accurate per un’ampia gamma di pressioni e, allo stesso tempo, conservino la loro integrità a temperature elevate. 

Sebbene un aumento nella pressione del gas naturale compresso porti alla riduzione di CO2, HC e NOx, aumenta la quantità di CO nel gas di scarico. Ciò rende essenziale registrare in modo accurato gli effetti della modulazione della pressione di iniezione del GNC. 

Durante i test viene utilizzato un regolatore di pressione per controllare la pressione di iniezione misurata da un sensore di pressione accuratamente calibrato posto sul rail, mentre un flussometro analogico, normalmente con una capacità di 2.5 m3/h, viene utilizzato per misurare e controllare il flusso d’aria d’ingresso. Un banco dinamometro a rulli viene infine utilizzato per registrare la coppia del motore. 

Per tutta la durata del test, la temperatura del gas e la velocità di flusso sono tenute costanti rispettivamente a 22°C e 0.1 SCFH. Un ventilatore ad alta potenza viene utilizzato per mantenere la temperatura del motore durante il test, mentre l’apparecchiatura per controllare le emissioni è attaccata al tubo di scarico al fine di registrare il contenuto di CO, CO2, idrocarburi e NOx nei gas di scarico. 

Questo processo è piuttosto complesso e richiede che la pressione rail, la coppia e le emissioni siano misurate a centinaia di punti di apertura della valvola a farfalla, cosicché l’unità di controllo del motore possa creare una mappa efficace dei requisiti del motore. 

Misurare, registrare e inserire tutti questi dati nelle relative tabelle è un compito che richiede molto tempo, pertanto gli ingegneri di sviluppo spesso ricorrono a strumenti di modellazione per velocizzare lo sviluppo. Questi strumenti forniscono solitamente un ambiente per la simulazione e la progettazione basata su modelli per sistemi dinamici e integrati, riducendo in tal modo il numero di versioni hardware necessarie per progettare il sistema. 

Il modello di simulazione è codificato con le informazioni acquisite dai test condotti in tempo reale e poi integrato su un file eseguibile utilizzando il compilatore C per girare su un sistema operativo in tempo reale. 

Una volta acquisiti i dati di base è possibile generare un numero infinito di simulazioni in tempo reale da applicare a qualsiasi aspetto del ciclo di progettazione: dal concept iniziale alla progettazione del regolatore, fino alle fasi di test e convalida grazie alle tecniche di verifica hardware in the loop (HIL). 

Un programma di test ben sviluppato che utilizza sensori di pressione da laboratorio e apparecchiature di controllo sblocca le prestazioni e la guidabilità dei veicoli alimentati a GNC, equiparabili ai loro equivalenti alimentati a combustibili fossili, ma con vantaggi in termini di costi ed emissioni.

Mud logging: i trasmettitori di pressione devono fornire le massime prestazioni

Mud logging: i trasmettitori di pressione devono fornire le massime prestazioni

Con il temine “mud logging”si indicano i metodi analitici eseguiti sul fluido di perforazione durante le trivellazioni. In questo ambito servono trasmettitori di pressione ad alte prestazioni e, soprattutto, resistenti.

Il termine è costituito dalle parole inglesi “mud” (fango) e “logging” (rilevamento) e già offre una buona, seppure incompleta definizione del processo coinvolto: i mud logger – conosciuti anche con il nome di specialisti di surface logging – vengono incaricati dalle aziende di perforazione per fornire registrazioni dettagliate sul foro di trivellazione. I mud logger analizzano le informazioni che vengono portate in superficie durante la perforazione ed è per questo che molte aziende utilizzano anche il termine “servizi di surface logging”. Il fango di perforazione è la componente più importante del mud logging, poiché porta le informazioni dalla profondità del foro fino alla superficie, dove poi si procede ad analizzare i detriti di perforazione (detti “cutting”) contenuti nel fluido di perforazione circolante. 

Le analisi creano un protocollo dipendente dalla profondità per la determinazione della profondità degli idrocarburi, l’identificazione della litologia del foro e il monitoraggio del gas naturale che penetra nel fango di perforazione durante le trivellazioni. Ulteriori scopi del mud logging sono la determinazione della pressione interstiziale e della porosità, nonché la determinazione della permeabilità della formazione perforata, la raccolta, il monitoraggio e la valutazione degli idrocarburi, la valutazione della producibilità delle formazioni di idrocarburi e, infine, la registrazione dei parametri di perforazione. Questi dati sono importanti per garantire lo svolgimento di operazioni di trivellazione sicure e ottimizzate dal punto di vista economico. 

Il mud logging avviene in tempo reale in laboratori mobili allestiti sul sito di perforazione. I dati in tempo reale vengono utilizzati direttamente per il controllo della foratura. I servizi di mud logging vengono generalmente realizzati da specialisti incaricati dall’azienda di perforazione. La STS mette a disposizione i trasmettitori di pressione ad alcuni di questi offerenti di servizi di mud logging. 

Sensori di pressione nei processi di foratura: la resistenza è la chiave 

Per monitorare il processo di foratura, i mud logger installano diversi sensori sulla trivellatrice. Riuscire ad individuare anche le minime perdite nella pressione di perforazione richiede un’elevata precisione. Inoltre, il rilevamento deve avvenire senza ritardi per evitare rischi e costi legati alle irregolarità. 

I siti di perforazione sono ambienti ostili e come tali possono richiedere molto dai sensori impiegati. I due principali fattori sotto questo punto di vista sono il fango stesso e le vibrazioni che si generano durante le operazioni di perforazione. 

Immagine 1: Trasmettitore di pressione per applicazione Mud Logging

Per resistere a queste difficili condizioni, la STS fornisce alle aziende che offrono servizi di surface logging il trasmettitore di pressione ATM/ECO/EX realizzato con uno speciale corpo esterno. Il trasmettitore di pressione certificato ATEX è ottimizzato per campi di alta pressione. Le vibrazioni che si verificano durante le operazioni di perforazione influenzano principalmente il punto di contatto con il collegamento di processo. La STS ha risolto il problema con una doppia saldatura del collegamento. Inoltre, il corpo in acciaio inossidabile è più spesso rispetto al modello standard (26,5 mm). Oltre ai campi di alta pressione e alle forti vibrazioni, il fango di perforazione pone un’altra problematica, potendo intasare il canale di pressione. Per evitare che si intasi, abbiamo realizzato il canale leggermente più ampio (10 mm). Normalmente un canale di pressione più largo può compromettere la membrana di pressione. Tuttavia, poiché con le applicazioni di questo tipo sono presenti per lo più pressioni statiche, questo non rappresenta un problema.

Mud Pulse Telemetry: trasmettere i dati MWD con i sensori di pressione

Mud Pulse Telemetry: trasmettere i dati MWD con i sensori di pressione

Per trasmettere i dati idraulici servono sensori di pressione che siano sensibili e, allo stesso tempo, in grado di resistere alle alte pressioni. Questo vale soprattutto per le applicazioni MWD (dall’inglese “Measurement While Drilling”).

Con le applicazioni MWD i dati vengono rilevati durante le operazioni di scavo. Il sistema MWD è diventato un’applicazione standard soprattutto per il “directional drilling offshore”. La raccolta dei dati in tempo reale è essenziale affinché l’operatore della trivella possa guidare lo strumento nel punto giusto. A tale scopo sulla testa della trivella vengono installati diversi sensori che servono a fornire in tempo reale informazioni sull’area di perforazione. I sensori utilizzati sono sensori di inclinazione, temperatura, ultrasuoni e radiazioni. Tutti questi diversi sensori sono collegati tra loro in modo fisico o digitale e sono connessi ad una unità logica che trasforma le informazioni in cifre binarie. I dati raccolti dal foro di perforazione vengono quindi trasmessi in superficie tramite Mud Pulse Telemetry (telemeria a impulsi di fango). Oltre a servire per controllare e guidare le operazioni di scavo, questi dati vengono utilizzati anche per altri aspetti, tra cui: 

  • informazioni sulle condizioni della punta della trivella
  • registrazione della natura geologica degli strati di terra penetrati
  • realizzazione di statistiche di rendimento per indentificare eventuali miglioramenti
  • analisi dei rischi per le future trivellazioni

Il Mud Pulse Telemetry è un sistema binario di trasmissione di codifica utilizzato con i liquidi. Questo sistema si basa su una valvola che fa variare la pressione del fango di perforazione all’interno della stringa di perforazione, convertendo le registrazioni dei sensori installati sulla testa della trivella in impulsi di pressione. Attraverso il fango di perforazione queste pulsazioni raggiungono la superficie esterna. In superficie, gli impulsi di pressione vengono misurati da un trasmettitore di pressione e trasformati in segnale elettrico. Questo segnale viene poi trasmesso a uno strumento di lettura che lo digitalizza. Grazie ai computer è possibile così ricostruire le informazioni trasmesse. 

La STS mette a disposizione degli utenti del directional drilling offshore i trasmettitori di pressione analogici utilizzati nel Mud Pulse Telemetry. I requisiti che devono avere questi sensori sono elevati: devono essere estremamente sensibili per poter registrare in modo affidabile anche le minime differenze di pressione.Allo stesso tempo, devono resistere a pressioni fino a 1000 bar, dal momento in cui,a profondità molto basse, per azionare la testa della trivella occorrono pressioni molto elevate. Anche i sensori di pressione impiegati in superficie nel Mud Pulse Telemetry sono esposti a tali forze.

Immagine 1: trasmettitore di pressione analogico per l’impiego nel Mud Pulse Telemetry

Oltre all’elevata sensibilità sono richiesti anche tempi di reazione molto veloci al fine di garantire una buona comunicazione dei dati in tempo reale. Inoltre, lo strumento di misura dovrebbe essere il più possibile a basso rumore per escludere al massimo risultati di misurazione falsati. Nelle operazioni di trivellazione soprattutto le polpe da fango causano la maggior parte dei segnali rumore. Anche la trivellazione in sé è una fonte di interferenze. Per questo motivo, i sensori analogici con un segnale di uscita 4 … 20 mA, rappresentano la migliore soluzione per il Mud Pulse Telemetry.

Soluzione innovativa per misurare la pressione nella produzione di Biogas

Soluzione innovativa per misurare la pressione nella produzione di Biogas

L’analisi microbiologica è una parte importante del processo di produzione di biogas. In ciò vengono utilizzati trasmettitori combinati di pressione e temperatura della STS.

L’Istituto di Agraria e Zootecnia Institut für Landtechnik und Tierhaltung del Bayerische Landesanstalt für Landwirtschaft (Istituto Nazionale per l’Agricoltura della Baviera) studia, tra le altre cose, l’influsso delle sostanze attivanti o tossiche sul processo di produzione di biogas. Al contrario dei processi continuativi a flussi continui in una centrale a biogas tali ricerche potenziali vengono condotte in procedimenti batch discontinui. Per queste ricerche è stato sviluppato appositamente un mini sistema batch installato su trasmettitori combinati di pressione e temperatura della STS.

Misurazione dell’attività microbica

Al fine di garantire un controllo affidabile della temperatura, indispensabile in tali ricerche per via del fondamentale significato per l’attività microbica, il mini sistema batch viene immerso in un bagno d’acqua. All’interno sono disponibili 33 stazioni di misurazione, così che si testino dieci varianti e una prova campionein modo parallelo e, statisticamente parlando, significativo. La misurazione dell’attività microbica avviene indirettamente tramite la continua determinazione della produzione di biogas con l’aiuto dei trasmettitori di pressione ATM/N della STS.

Per poter poi determinare la produzione di metano, si analizza periodicamente la composizione del gas ad un gascromatografo. I trasmettitori ATM/N, dopo l’aggiunta di 100 ml di contenuto fermentatore in bottiglie SchottDuran da 300ml, sono in grado di registrare l’aumento esatto della pressione risultante dalla produzione di biogas. In questo modo è possibile ottenere sia una valutazione statistica precisa e un calcolo dell’aggiunta delle sostanze nel processo della produzione di biogas, sia un confronto tra varianti.

Sensori combinati con ampio campo d’utilizzo

Il vantaggio principale dei sensori combinati per la pressione e la temperatura è il rilevamento di entrambe le variabili del processo con un solo connettore di pressione. Il sensore di temperatura si trova nel mezzo e offre un campo di misurazione compreso tra  – 25 … + 50 °C. Tutti i collegamenti sono saldati e rispettano il grado di protezione IP68. Questo ha il vantaggio di poter impiegare i sensori, oltre che nell’industria, anche per applicazioni nelle industrie alimentare e farmaceutica. Altre tipiche applicazioni dei trasmettitori sono da ricercarsi nell’ingegneria impiantistica e meccanica, nelle tecnologie di controllo e calibrazione, nelle tecnologie di processo, nell’ingegneria ambientale così come in quella navale. Inoltre, nell’ambito industriale degli impianti a biogas i sensori vengono impiegati per determinare il livello di riempimento nei fermentatori.

I seguenti parametri contraddistinguono il sensore di pressione: intervalli di misura da 0 … 50 mbar fino a 0 … 25 bar,alta dinamica e precisione(< 0,1 % FS), adeguamenti meccanici ed elettrici agli utilizzi dei clienti sulla base del sistema di costruzione a blocchi del fornitore. Su richiesta sono disponibili anche versioni a sicurezza intrinseca. Grazie a queste caratteristiche tecniche i sensori di pressione sono adatti a diversi settori di impiego nella tecnica di misurazione e nell’attrezzatura di banchi di prova o di sistemi di calibrazione.

Pubblicazione originale:   INDUSTRIELLE AUTOMATION 2/2014

Rete gas a bassa pressione sotto controllo con la misurazione continua della pressione

Rete gas a bassa pressione sotto controllo con la misurazione continua della pressione

Il monitor di processi autonomo dell’azienda AIRVALVE, interconnesso ai sensori di pressione della STS, controlla i punti nevralgici della rete gas della SWK Netze GmbH. Ciò permette sicurezza di pianificazione a fronte di un piccolo sforzo di implementazione.

Per calibrare il suo programma sulla rete di tubazioni, la SWK Netze GmbH effettua numerose misurazioni nella rete gas a bassa pressione. A tal scopo, nell’ambito del progetto “Controllo della rete gas a bassa pressione”, devono essere effettuate misurazioni continue della pressione in quindici punti nevralgici. Accanto alle aspettative di valori di misurazioni più precisi possibili, per la realizzazione del progetto è stato altrettanto decisivo che gli strumenti di misurazione funzionassero in modo affidabile per un lungo periodo di tempo e, contemporaneamente, disponessero di una potenza di segnale sufficientemente elevata, in modo da riuscire a trasmettere regolarmente i valori misurati anche in installazioni sotterranee. Per ridurre al minimo indispensabile gli interventi strutturali e in sotterraneo, bisognava misurare la pressione nelle tubature di ventilazione già esistenti. Per questo l’apparecchiatura di misurazione è stata installata in tombini con chiusini DIN3583 dotati di dispositivo di blocco, misura 3. 

Per adempiere a questo compito la scelta è ricaduta sul monitor di processo,modello LS-42, dell’azienda AIRVALVE. Test accurati, avevano precedentemente dimostrato che i prodotti che fanno parte della serie dei monitor di processo sono gli unici a disporre di un’antenna integrata di elevata potenza che, persino nei tombini, assicura una trasmissione del segnale priva di interferenze. 

Stabilità a lungo termine e facilità d’uso  sono i fattori chiave 

Inoltre, grazie ad una batteria ad alta efficienza sostituibile, lo strumento di misurazione funziona in modo indipendente dalla rete elettrica e telefonica per un periodo di 10 anni e più. Il monitor di processo, facile da installare e configurabile da remoto, assicura una trasmissione sicura dei dati rilevati grazie alla scelta libera della scheda SIM o alla rete multipla con tunnel VPN privato (vedi immagine 1 sulla struttura di un monitor di processi). Per questi motivi è maggiormente adatto per impianti lontani o di difficile accesso, che devono essere monitorati per un lungo periodo di tempo in modo affidabile e senza costosi lavori di manutenzione.

Immagine 1: struttura del monitor di processi (fonte: AIRVALVE)

Naturalmente, i requisiti di durata e prestazioni del prodotto riguardano anche i sensori utilizzati per la misurazione della pressione. AIRVAVLE ha scelto il trasmettitore di pressione ATM.ECO/N della STS. Questo sensore da 100 mbar viene alimentato dalla batteria sostituibile del monitor di processi, dispone di una resistente struttura in acciaio inossidabile e, in un intervallo di temperatura che va da -5 fino a 50°C, fornisce risultati accurati con un errore totale di ≤ ± 0.70%. In termini di stabilità a lungo termine l’ATM.ECO/N registra< 0.5%.

Struttura del sistema di misura nella rete gas a bassa pressione

L’intero sistema di misura per il monitoraggio della rete gas a bassa pressione è stato installato nei tombini (vedi immagine 2).Utilizzando tubature di ventilazione già esistenti è stato possibile eseguire i lavori richiesti senza grandi spese. Per implementare la misurazione della pressione il tappo del tubo di ventilazione è stato sostituito da un riduttore (1). Il connettore di misura può essere chiuso su una valvola a sfera in acciaio inossidabile (2). Una calibrazione del sensore di pressione è resa possibile da un connettore Minimess (3). Il sensore di pressione (4) è collegato al monitor di processo della AIRVALVE (6) tramite una scatola di distribuzione per la compensazione della pressione (5). Il monitor di processo è a sua volta fissato al terreno tramite un sistema di aggancio (7).

Immagine 2: visione d’insieme del sistema di misura (fonte: AIRVALVE)

Le misurazioni vengono eseguite ogni 5 minuti. L’intervallo tra una misurazione e l’altra può essere scelto essenzialmente tra uno e 60 minuti. I valori misurati vengono trasmessi più volte al giorno al centro di controllo. La trasmissione dei valori può avvenire tramite scheda di rete multipla VPN protetta o scheda SIM con abbonamento. La comunicazione è possibile sia con centri di controllo via internet che con sistemi SCADA. Nell’esempio di applicazione presentato la SWK Netze GmbH ha scelto la centralizzazione dei dativi a internet “Web-LS” per gestire i dati rilevati attraverso server ad alta sicurezza.

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